martedì 16 giugno 2009

GLI STRUMENTI ONTOPSICOLOGICI

Il residence è uno stage full immersion di tre-sette giorni rivolto a
gruppi selezionati di persone, durante il quale viene effettuata la
verifica se il proprio stato di essere e la propria produzione di vita
sono o non sono funzionali alla crescita, al benessere e alla
soddisfazione di tutta l'unità di azione che si è. Quindi si verifica
se il proprio modello di vita - oltre che essere sano - è anche in
gestione efficiente e riuscita vincente. Qualora così non fosse, si
individuano quelle disfunzioni o quelle circostanze che non danno
questa unità di azione altamente funzionale e, una volta analizzate
attentamente, si rapportano all'efficienza totale del soggetto.

Metodologia
Lo strumento del residence è costituito da:
a) attività pratiche, che mirano a correggere il comportamento del
soggetto ed evitare la dissociazione intellettuale tra fare e pensare
che di fatto riduce il potenziale della persona;
b) metanoia interiore, cioè l'azione di ricondurre l'individuo al
proprio punto fondante, alla propria intenzionalità di natura, la
quale - una volta attivata - libera un'enorme capacità di
realizzazione;
c) formazione intellettuale contemporanea alle dimensioni precedenti e
necessaria per dare una base concreta e razionale all'azione del
residence.

I presupposti per la partecipazione ad un residence sono:
a) preparazione psicologica dei partecipanti attraverso il training
ontopsicologico;
b) comprensione dei termini ontopsicologici, poiché le parole che
vengono usate configurano quantici di realtà, modi di azione che non
sono stati mai previsti nella psicologia scientifica;
c) disponibilità al cambiamento metanoico.

Il residence è costituito da cinque aspetti.
1) Analisi psicologica del soggetto, attuata tramite gli elementi diagnostici.
2) L'ambiente: un luogo ecologicamente sano, semplice, culturalmente
umanistico, fatto per una convivialità serena.
3) Convivenza per alcuni giorni accanto al professionista
psicoterapeuta, in quanto tecnico specifico dell'esistenza. Ciò
consente di fare in modo congruo una “messa a punto” di se stessi,
cioè coordinare tutte le componenti della personalità e correlarle
alla direzione vincente.
4) Convivialità ecologica. L'uomo è anche "terrestre", cioè è fatto
del pianeta Terra e ha bisogno di un continuo contatto nutritivo con
ciò che è la terra. Attraverso il metabolismo con essa, infatti, si
attua un'ecologia psicologica di come fare con la vita.
5) Individuazione della specificità del soggetto secondo la forma del
proprio In Sé ontico. Durante un residence ontopsicologico non si
parla di filosofia, di morale o di politica: si parla sostanzialmente
dell'ultimo di se stessi, della fenomenologia interiore della persona
e quindi del movente, dell'agente, del primo farsi del protagonista di
tutta quella storia, cioè dell'In Sé ontico.

Il gruppo
Il gruppo dei partecipanti non deve essere superiore a venti, né
inferiore a dieci. In ogni residence le persone vengono scelte sempre
secondo una tematica, una coordinata abbastanza generale, in modo che
all'interno del residence siano presenti, nelle diverse persone, tutte
le sfaccettature che permettano di ricostruire in maniera completa la
dinamica psichica che è una, ma si articola in diverse modalità,
complementari tra loro.

I momenti di un residence
1) Analisi aggiornata sulla situazione psicologica dei singoli
soggetti. Anche se il residence è un'attività di gruppo, l'indirizzo è
sempre individuale.
2) Taglio. Una volta che si è rilevata la situazione psicologica si
deve fare l’espurgo della distonia.
3) Direttività. Negli ultimi giorni l'ontopsicologo dà un'insieme di
direttive e indirizzi pratici sull'immediato futuro, desunte dalla
semantica intenzionale dell'In Sé ontico di ciascuno e circoscritto
alla situazione in atto.

Effetti del residence
Il primo vantaggio che si ottiene da un residence riuscito è il
risultato di una soddisfazione che si estrinseca su vari piani
qualitativi: lavorativo, di salute, di amicizia, di intelligenza, di
sentimento, di politica, di economia, di primato, cioè su tutte quelle
cose che fanno ordine di se stessi. Nonostante ciò, l'essere umano è
libero, e per tale ragione non necessariamente, una volta che ha
evidenziato il meglio di se stesso, lo decide. Quindi, affinché
l'effetto benefico del residence divenga struttura positiva di
comportamento, è necessario un tempo di maturazione, una lucida presa
di coscienza ed una coerenza di azione.